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Oggi è uscito un articolo sulla provincia Pavese, probabilmente richiesto da Amato Giovanni, che ringrazio pubblicamente per la sua attenzione al ns problema. Purtroppo però devo segnalare un errore all’intervista a Stefania Prato. Il nuovo pozzo in via D’Antona, purtroppo non sarà previsto ad una profondità di 100 mt ( come d’altronde consigliato dal dott Meisina per uno scavo nei pressi dell’attuale di Sommo) La profondità come da relazione del sopra citato è per una prof. di Max 60 mt, come potete leggere da parti della relazione idrogeologa, pubblicata nella sezione file. Non so se Pavia Acque abbia cambiato progetto a causa del cedimento del terreno , grazie al quale forse potranno capire le criticità del ns territorio e la vera composizione geologica. Fino ad ora nessuno ha risposto alle mie mail dove chiedevo delucidazioni in merito alle ns incertezze e per quanto letto, ora se ne sono aggiunte altre. E cmq, a parte la paura di contaminazioni antropiche del nuovo pozzo , abbiamo ancora da risolvere quelle dell’attuale. Oggi, 22 agosto ore 15,54 non abbiamo ancora notizie riguardanti La contaminazione di batteri coliformi. Se non sono in grado di tenere sotto controllo gli elementi basilari come le contaminazioni microbiologiche e chimiche come ferro ,manganese, nitrati, arsenico ed acidi umici, come possiamo sperare in una capacità ed interventi diretti e immediati di benzoatone e sostanze simili, causati dall’intervento umano in agricoltura?

link all’ articolo della provincia pavese qui:

https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2020/08/22/news/cedimento-del-terreno-rallentano-i-lavori-per-il-nuovo-pozzo-1.39221746

apparecchiature al sito del nuovo pozzo – tentativo di sistemare gli stabilizzatori

By brizio

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